Si è svolta venerdì, presso il cineteatro “Camilleri” di Troina, la prima delle cinque giornate dedicate ai diritti, organizzata dal Centro Studi Med.Mez. “Napoleone Colajanni” in collaborazione con il Comune di Troina.

In questo primo incontro è stato trattato il tema dei diritti delle donne, che ha visto una calorosa partecipazione. Dalla manifestazione è emersa la volontà di dedicare la serata alle ucraine in fuga e a quelle che non sanno se riabbracceranno i loro figli impegnati nei combattimenti.

Dopo la presentazione a cura della moderatrice e giornalista Pierelisa Rizzo, si sono susseguiti interessanti interventi da parte degli illustri relatori ospiti della serata. Si è parlato della controversa figura della donna islamica spesso inquadrata in un contesto di oppressione con il prezioso contributo dell’imam Abdelhafid Kheit – presidente della comunità islamica siciliana – la quale ha però voluto sottolineare come alcune delle inaffidabili interpretazioni oscurino il fatto che nello stesso sacro libro del Corano la figura della donna islamica è posta al pari di quella dell’uomo.

L’avvocatessa Eleanna Parasiliti Molica ha voluto concentrarsi sull’importanza di non abbandonare legalmente ed economicamente le vittime di violenza di genere che, sentendosi sole, troppo spesso finiscono per evitare di denunciare l’atto. Si è anche affrontato il tema del mobbing e delle molestie di genere sul posto di lavoro con la docente di psicologia del lavoro dell’Università di Enna Tiziana Ramaci la quale, con grafici alla mano, ha mostrato l’esponenziale aumento dei numeri dei casi di molestie e diseguaglianze ai danni delle donne in ambito lavorativo.

Prof.ssa Tiziana Ramaci

L’avvocato Salvatore Timpanaro ha invece riportato la propria esperienza inerente ad un caso di stalking da lui seguito in cui il comune di Troina si è costituito parte civile dimostrando così l’importanza che ricoprono le istituzioni e gli enti territoriali anche in questi casi. Presenti all’evento anche il Prefetto di Enna, dott.ssa Matilde Pirrera, e l’onorevole Caterina Chinnici: quest’ultima che con un puntuale e profondo intervento ha parlato dei passi avanti e dei risultati ottenuti fino ad oggi inerenti al riconoscimento e alla tutela dei diritti delle donne, ma allo stesso tempo di quanto ancora c’è da fare e soprattutto dell’importanza di continuare a perseverare.

Chinnici ha concluso citando la sindaca di Ottawa eletta nel 1950 Charlotte Whitton, che in un suo intervento disse che «le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile per noi».