In questa vicenda del coronavirus ci sono tante cose che fanno proprio a pugni con la logica, con il buonsenso e persino con la compassione.
La prima davvero insopportabile, alla quale ha contribuito un livello di informazione davvero inqualificabile, riguarda la sottovalutazione delle morti che ci sono state, solo perché hanno colpito persone anziane o affette anche da altre patologie.
In tal senso mi chiedo se la vita di un anziano o di un malato valga di meno di quella di uno sano ed in caso affermativo, secondo quale percorso logico si possa arrivare ad una simile aberrante conclusione.
La seconda è quella che riguarda lo scarso peso che si è dato alle necessarie misure riguardanti le persone con disabilità.
Anche in questo caso, non riesco a sopportare la sottintesa minore importanza che si vuol dare a questo genere di nostri concittadini, che hanno il diritto di vivere quanto gli altri e che devono essere aiutati a riuscirci.
La terza riguarda i ritardi con i quali si è proceduto nella individuazione delle soluzioni da adottare, per far fronte alle varie problematiche che andavano e vanno emergendo.
La quarta è l’eccesso di tolleranza che viene manifestato nei confronti non degli ignoranti in buona fede, cosa assolutamente legittima e giusta, ma nei confronti di chi, in perfetta e palese malafede ha continuato a spargere dubbi e sospetti che hanno inciso moltissimo sul numero di vaccinati.
Ci sono molte altre cose che sono avvenute e che fanno a pugni con la logica ed il buonsenso: l’atteggiamento dei medici no vax, il differente trattamento tra utenti di un determinato servizio e lavoratori operanti nel medesimo settore e tanto altro.
L’augurio che formulo a me e a tutti è che questi errori non abbiano più a ripetersi, perché sarebbe davvero un guaio.