Mi farebbe molto piacere se agli incontri di Unità Siciliana-Le Api fossero presenti tanti cittadini pronti a scendere in campo, pronti a scommettere su se stessi e sulle loro capacità di impegnarsi in un progetto politico territoriale, appassionato, post ideologico, sinceramente democratico.
La Sicilia ha dato al mondo scienziati, filosofi, letterati, sportivi, imprenditori, astronauti, perché non dovrebbe essere capace di costruire una propria classe dirigente leale, legale, operosa e capace di non cedere alle pressioni dei salotti della speculazione finanziaria?
Per riuscire nell’intento, però, non bisogna trascurare nessuno e bisogna ascoltare le ragioni di tutti.
Gli agricoltori ed i pescatori siciliani, ad esempio, non possono essere quelli che faticano e rischiano di più, ma che guadagnano di meno, mentre tutti noi cittadini veniamo imbrogliati e costretti a consumare generi importati: grano adulterato, arance marocchine, legumi tossici, tonno dell’Atlantico ed altri prodotti senza sapore, ma con tanti veleni.
La nostra agricoltura, la nostra pesca e le nostre attività agroalimentari in genere, sono state tradite per consentire la vendita all’estero di macchine ed elettrodomestici prodotti al nord senza nessuna compensazione.
Un partito siciliano e meridionale serve ad impedire che questo schifo prosegua, serve a rendere pari la vita dei suoi cittadini in ogni parte del territorio. Oggi, purtroppo, non è così e questo va immediatamente modificato.