«Dopo molti anni siamo stati gli unici, al fianco dei sindaci e dei cittadini del Trapanese, ad accendere le luci su una delle grandi vergogne nel trasporto ferroviario in Sicilia: la chiusura della linea Trapani-Palermo via Milo. Il governo Musumeci ha creduto nell’inversione di tendenza, raccogliendo il grido d’aiuto del territorio fino anche a scendere in piazza nel 2020, manifestando con i Comuni alla stazione in abbandono di Segesta, per ottenere la dovuta attenzione dal governo nazionale sul ripristino della via di collegamento su ferro più breve fra i due capoluoghi. Oggi accogliamo positivamente la notizia dell’avvenuta aggiudicazione dei lavori da parte del commissario straordinario Palazzo, dal valore complessivo di oltre 100 milioni di euro, all’Ati Ricciardello-Sigenco cui spetterà anche il compito della progettazione esecutiva dell’intervento. Proprio ieri, in riunione con il dirigente nazionale Rfi Vincenzo Macello, abbiamo fissato per il 22 febbraio prossimo la consegna dei servizi di ingegneria nell’ottica di avviare i lavori a ottobre 2022. La Regione farà appieno la propria parte per avviare al più presto l’opera, in sinergia con Rete ferroviaria italiana e le imprese, per restituire al Trapanese quella normalità infrastrutturale di cui il territorio era stato privato addirittura dal 2013». Lo afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone, commentando l’aggiudicazione della procedura aperta per affidare i lavori di ripristino della linea ferroviaria Palermo-Trapani via Milo, nel tratto compreso fra Alcamo e Trapani. All’opera si aggiungerà un ulteriore appalto da 70 milioni per l’elettrificazione della linea.