Uno degli obiettivi che il partito dei siciliani e dei meridionali deve poter raggiungere riguarda la piena applicazione dello statuto nelle parti che riguardano la tutela e la valorizzazione economica delle risorse materiali ed immateriali della nostra regione.
Per migliorare le condizioni della Sicilia ed incrementare l’occupazione è necessario fare in modo di rilanciare e proteggere le produzioni agroalimentari, l’ambiente, i beni culturali, la pesca, il suolo ed il sottosuolo, le intelligenze, i talenti, il commercio, l’artigianato ed il turismo.
Se i siciliani sono pronti a farlo, mettendoci il cuore e la faccia, i risultati saranno alla portata e potranno essere conseguiti in un tempo relativamente breve, ma bisogna lavorarci insieme perché soltanto così sarà più facile e più rapido, altrimenti qualsiasi distanza sembrerà una maratona.
Come detto in premessa il primo obiettivo dovrà essere partire da ciò che si ha, vale a dire lo Statuto, ma poi bisognerà affrontare gli o altri argomenti, come ad esempio la riforma della burocrazia.
A tal proposito, prendo in prestito la frase di un caro amico per dire che la burocrazia, per la quale un partito che vuole davvero interpretare le attese dei siciliani deve battersi, deve essere una “burocrazia che firma ma non ferma”, che aiuta, che garantisce, che sostiene lo sviluppo e la civiltà.
La burocrazia che ferma deve essere cacciata via, deve essere eliminata, perché rappresenta l’incapacità, l’irresponsabilità e, talvolta, pure la corruzione ed il malcostume.
La regione alla quale bisogna pensare è una regione libera, moderna, efficiente e trasparente, in cui la burocrazia serva i cittadini e non il contrario.