In Italia, un tempo, la democrazia e la sicurezza si destabilizzavano con gli attentati, con le stragi, con i morti di stato, con i rapimenti e gli assassinii messi a segno da parte dei gruppi estremisti di destra e di sinistra.
Oggi basta un avviso di garanzia, magari senza indizi, rilanciato sui social, o una fake news ben costruita e data in pasto alle “anime semplici”, sempre in attesa di qualcuno o qualcosa su cui vomitare il proprio malessere.
Noi siciliani abbiamo bisogno di non cadere in queste trappole di regime, ma abbiamo solo uno strumento: noi stessi, la nostra passione civile, la nostra voglia di cambiamento e di riscatto. La Sicilia non ci casca più!
È per questo motivo che non bisogna mollare e bisogna lavorare con impegno e passione per la nascita di un soggetto politico unitario dei siciliani, proseguendo con gli incontri che, a dire il vero cominciano a produrre effetti davvero entusiasmanti.
Pensate che alcuni parlamentari hanno compreso che il costo dei biglietti aerei da e per la Sicilia è diventato insopportabile. Lo hanno compreso persino il Presiedente della Regione, la sua giunta ed un vice ministro.
Chissà se capiranno pure che la burocrazia regionale non funziona, che le imprese devono essere sostenute, che le infrastrutture vanno potenziate, ecc. Se non lo dovessero capire potremmo ricordarglielo insieme, ma non dobbiamo fermarci, non dobbiamo farci stancare e dobbiamo andare avanti.