Non avrei mai voluto scrivere questo post, ma non posso esimermi dal farlo. Sento l’esigenza di esprimere la mia più profonda delusione per gli scarsi risultati mostrati dal governo regionale, soprattutto nei rapporti con il governo nazionale.
Sul piano delle infrastrutture strategiche non si va oltre una lentissima parziale manutenzione, sul piano burocratico non si parla di alcuna riforma sistemica, sul piano della trasparenza si spera nell’effetto annuncio, le imprese continuano a chiudere e la disoccupazione ad aumentare, mentre oltre 20 mila giovani l’anno emigrano.
Peccato! Davvero peccato, anche perché, nel frattempo, le condizioni del Nord continuano a migliorare drenando enormi risorse che dovevano essere destinate al Sud, ma che non si riesce ad utilizzare per mancanza di progetti idonei.
I dati sono molto chiari e non hanno bisogno di alcuno specifica spiegazione. In Lombardia, ad esempio, si effettuano quasi 2400 corse ferroviarie al giorno, in Sicilia circa 430.
Ciò prova che lo Stato è a due velocità, viola l’art. 3 della Costituzione e offende noi siciliani. Passare in auto o a piedi dalla Calabria alla Basilicata non costa nulla, passare dalla Sicilia alla Calabria costa un sacco di soldi.
Con le nostre tasse abbiamo contribuito più volte a risanare i debiti di Alitalia, ma paghiamo i biglietti aerei a tariffe esorbitanti.
In una simile situazione non chiediamoci perché la Sicilia non cresce, chiediamolo al governo nazionale. Chiediamogli perché prima ci ha depredato e dopo ci ha impoverito!