Il programma del “duo di coppe” è fondato sulla più rigorosa “coerenza”: con Putin, ma anche con Trump; con Trump, ma anche con Biden, con Biden ma anche ma anche con la Cina; contro l’Europa, ma anche a favore delle sue poltrone; con i vaccini, ma anche contro i vaccini; contro le Olimpiadi, ma senza il salone dell’auto; contro la monnezza, ma a favore della sporcizia.
In questo contesto, quelli che fanno affari con il petrolio russo costoro non li conoscono, ma sono con loro negli incontri ufficiali; bisogna creare lavoro, ma è meglio pagare i giovani per non fare nulla; sono con la Tav, ma anche contro; i Benetton vanno bene per Alitalia, ma non per le autostrade; prima gli italiani, ma gli insegnanti del nord devono guadagnare di più, perché quelli del sud non sanno insegnare bene.
L’importante, però, è che per il Meridione, per la Sicilia, per la Sardegna e per le regioni depresse non ci siano mai infrastrutture, né lavoro vero, semmai qualche elemosina di Stato che non serva affatto a cambiare davvero le sorti di questo martoriato territorio.
Questa gente litiga su tutto, ma sul Sud e sul suo mantenimento in condizioni di disagio e di povertà sono sempre d’accordo, eppure qualche nostro concittadino non se ne accorge e cerca di vendersi come ha sempre fatto nella sua agitata e comoda vita di “figlio di papà o di mammà”!
Per salvare la situazione ci vorrebbe qualche ONG che violi i confini e invece affiorano i cadaveri degli ultimi 30 naufraghi: che periodo nero! Ma quando ricomincia il campionato di calcio? E il festival di Sanremo?