A proposito dei pregiudizi antimeridionalisti connaturati in un’ampia parte del giornalismo italiano e persino in quello siciliano e al di là degli esiti delle indagini della magistratura, sui quali non intervengo, sarebbe opportuno se si chiarisse bene che il cosiddetto presunto scandalo dell’Università di Catania sarebbe tale solo perché l’inchiesta è partita dalla Procura di Catania, ma riguarda quasi tutti gli atenei italiani e l’intero sistema di selezione dei vertici, non solo accademici, del Paese.
Questo dettaglio, però, sembra sfuggire ai più e non credo che questo sia casuale, anzi, credo esattamente il contrario e per questa ragione mi indigno.
Infatti, giusto per non smentirmi, non mi appiattisco affatto sul solito “mal comune mezzo gaudio”, ma auspico una maggiore attenzione, anzi una maggiore intelligenza da parte di chi indaga e di chi informa.
Insomma, non facciamoci del male da soli ed evitiamo di farcene fare da altri, sempre a caccia di interessate autoassoluzioni per nulla dovute, né scontate.
Evitiamo di apparire peggio di quanto siamo nella realtà. La storia proviamo a raccontarla tutta, regione per regione, amministrazione per amministrazione, anche nella magistratura, nelle professioni, nella dirigenza di tutto il nostro Paese, tutto! E facciamolo in fretta, perché rimuovere eventuali errate convinzioni, incrostate nel tempo, secondo le quali tutto il male sta al Sud e tutto il bene al Nord, è sempre molto difficile.