Sono profondamente indignato per le affermazioni di Feltri su Camilleri, sono molto gravi, volgari e del tutto ingiustificate. Spero che un tale atteggiamento venga opportunamente sanzionato da chi di competenza, ma credo che non accadrà perché di questi tempi certe cose non avvengono più e ci si può offendere in libertà senza xche nessuno se ne stupisca.
Tuttavia, mi indigna anche, forse di più, il silenzio nei confronti di tanti altri che, come Feltri, ogni giorno, utilizzando radio tv e giornali, offendono, accusano ingiustamente, rovinano la vita altrui, violano le carte deontologiche dei giornalisti, la privacy, l’immagine pubblica e privata di chiunque, ma del cui comportamento, purtroppo, non si indigna mai nessuno, forse perché non riguarda persone famose, o forse perché fa parte di una precisa strategia di cattiva informazione da diffondere a fini politici.
Insomma, mi indigna molto, anzi mi disgusta, il genere “politicamente corretto” a fasi alterne, quello che si pratica nei confronti degli avversari, ma si stigmatizza se è rivolto agli amici.
Credo che i giornalisti debbano uscire da simili logiche e tornare a raccontare i fatti tenendoli ben lontani dalle opinioni. Se i fatti sono poco corretti vorrà dire che bisognerà raccontarli per come sono, se non lo sono, chiunque risguardino, bisogna dirlo e magari, nell’uno e nell’altro caso, se si sbaglia sarebbe bene ammetterlo senza tanti giri di parole.