Antonio Gramsci, fondatore e primo segretario generale del Partito Comunista Italiano, le definiva le “casematte” dello Stato. L’informazione, l’istruzione, la giustizia del nostro Paese, che per per decenni sono state in mano ad una ristretta oligarchia di interessati intellettuali prevalentemente di sinistra, sono saltate da un pezzo, mostrando il loro vergognoso volto, prima lungamente nascosto dall’ipocrisia del “politicamente corretto”.
Precedentemente erano saltate le grandi imprese, le organizzazioni di categoria, i sindacati, i partiti, persino le forze dell’ordine, tutti travolti da scandali di ogni genere.
I cittadini: impiegati, professionisti, medici, commercianti, artigiani, pensionati, studenti, agricoltori. ecc. saltano ogni giorno, mettendo a nudo i vizi atavici di ciascuno e di ciascuna categoria.
Eppure la maggioranza degli italiani è composta da persone perbene che lavorano