Per noi siciliani, soprattutto per quelli che votano i partiti nordisti o quelli del falso rinnovamento, il tema più importante è se fare o no il TAV, mentre del ponte, dei porti, delle quote tonno, delle autostrade e delle ferrovie, delle scuole, degli impianti o sportivi nella nostra regione non interessa niente a nessuno.
Evidentemente per gli occhiuti partiti nazionali i problemi del Sud e della Sicilia non hanno la dignità per essere affrontati e risolti. Per loro il Sud è soltanto un luogo dal quale “estrarre” voti da utilizzare per rendere migliori altre parti del Paese: una vera vergogna non certo inferiore a quella dello stesso Sud se non riesce a darsi una smossa e ad organizzarsi per ribaltare la situazione.
Quando assisto a queste anomalie logiche, temo fortemente che i siciliani che votano per i partiti di governo e si disinteressano degli effetti delle loro decisioni, siano paragonabili a quelli che non dormono la notte per sapere tutto sulle false nozze di Pamela Prati, ma non si occupano affatto di quelle della propria figlia.
Fino a quando nel Mezzogiorno l’interesse imposto sarà quello utile per altri non cambierà nulla, nessun posto di lavoro in più verrà mai creato, né si troverà mai un imprenditore disponibile ad investire un solo centesimo per contribuire alla crescita economica di questa straordinaria area del Paese e dell’intero Mediterraneo.
Sperare che le cose cambino è troppo poco, bisogna metterci la faccia, scommettersi, cessare di accontentarsi delle briciole o delle miserie che ci vengono riconosciute. In una parola bisogna partecipare senza se e senza ma.