Per vincere le elezioni può essere sufficiente trovarsi un nemico incapace di reagire e dargli la colpa di qualsiasi cosa accada, può essere sufficiente scatenare rancori e invidie, può essere sufficiente far credere che le capacità e le responsabilità di ciascuno siano uguali a quelle di tutti gli altri, può essere sufficiente far sognare un paese di zucchero e canditi o altro. 

Per per governare, però, i sogni e le chiacchiere non bastano e non ci vorrebbe e manche tanto a capirlo.

Per governare bisogna avere idee chiare e concrete, bisogna avere soluzioni possibili, bisogna convincere ciascuno che sia giusta una cosa piuttosto che un’altra e soprattutto bisogna avere, risorse, credibilità, autorevolezza e tanta pazienza. 

Noi siciliani di pazienza ne abbiamo avuta anche troppa, abbiamo creduto a qualsiasi promessa, abbiamo inseguito ogni sogno, ci siamo scagliati contro chiunque, persino contro noi stessi, ma siamo rimasti al palo, raramente siamo stati consequenziali ad un simile stato di cose. 

Adesso non ci resta che capire che per crescere non basta né odiare, né credere ottusamente a chiunque, né sognare; adesso bisogna agire, evitando di ascoltare sia le sirene, sia gli oracoli di sventura. 

I salvatori della nostra terra siamo noi stessi, perché nessuno farà per nostro conto ciò che spetta fare solo a noi. O ci rendiamo conto rapidamente di questo o saranno guai sia per noi, sia per chi verrà dopo di noi.