La drammatica vicenda di Mandurie e la morte di un anziano indifeso, purtroppo, conferma una preoccupante teoria: i delinquenti non provengono da un altro pianeta; essi nascono, crescono e si specializzano all’interno di un contesto che non fa il proprio dovere, lo stesso contesto in cui viviamo noi ma di cui, nei fatti, ci disinteressiamo, pensando che debbano essere altri ad intervenire.
A Mandurie tutti sapevano di quelle violenze e di quelle assurde aggressioni, ma nessuno ha parlato: né i genitori, né gli amici, né i vicini di casa, né le forze dell’ordine. Forse una persona mentalmente disturbata o fragile non merita di essere aiutata e protetta dal contesto in cui vive?
Forse la tolleranza può spingersi fino alla violenza subita? O forse lo Stato era distratto, come purtroppo gli accade spesso?
Nessuno, a Mandurie o altrove, di fronte a fatti di questo genere, può ritenersi assolto, nessuno può girarsi dall’altra parte ed ignorare ciò che vede, né gli effetti che determina.
L’essere cittadini comprende anche la responsabilità di partecipare, nei modi possibili, alla serenità ed alla sicurezza della comunità.
Ciascuno di noi così come ha il diritto di vivere in una società attenta, civile, democratica, equa, ecc. ha pure il dovere di contribuire a costruirla con impegno e dedizione, altrimenti perde persino il diritto di lamentarsi.