Il potere che è fuori di noi, quello che ci hanno conferito o che abbiamo conquistato, ci può essere tolto o possiamo perderlo.
Il potere che è dentro di noi non ce lo può togliere nessuno! Questo vale anche per la Sicilia e per le sue risorse materiali e intellettuali.
È questo uno dei tanti motivi per i quali il nostro territorio e l’intero Mezzogiorno devono lavorare per costruire un partito che ne sappia interpretare dall’interno le reali esigenze.
Al Sud non serve applicare la stessa ricetta che viene applicata in altre parti del Paese, perché il Sud non si trova affatto nelle condizioni in cui si trovano le altre regioni. Per il Sud serve un modello del tutto proprio ed una classe dirigente che sappia concepirlo ed applicarlo nel modo migliore possibile.
Perché ciò accada è necessario che la classe dirigente a cui affidare le sorti di questo delicatissimo e meraviglioso territorio sia una classe dirigente preparata, leale, onestà e che risponda costantemente agli elettori che l’hanno espressa.
Gli elettori, da parte loro, devono rendersi conto che la partecipazione ai processi di sviluppo o ai governi dei comuni, delle regioni o dello Stato non sono estranei alla loro volontà, ma ne sono conseguenza.
Mi auguro che un giorno concetti come libertà, responsabilità, solidarietà, merito, partecipazione vadano i di pari passo con il concetto di democrazia.