Un giorno, un uomo, che da anni cercava invano un lavoro, cadde in una profonda depressione: non credeva più a nulla e a nessuno, pensava che tutte le persone fossero ingiuste, ingrate, incapaci ed egoiste.
Lui si lamentava, ma non riusciva a fare più niente per migliorare la sua situazione: era senza forze, molto sfiduciato e poco razionale.
Proprio mentre rifletteva sulle sue terribili condizioni, l’uomo fu avvicinato da un giovane fresco, ben vestito, intraprendente, sorridente e con una buona parlantina, che gli portò un pasto caldo e una somma di denaro: una sorta di piccolo redito di sopravvivenza.
L’uomo depresso fu molto contento di quel gesto, lo ringraziò, per tanta generosità, cosicché il giovane, il giorno dopo, decise di portargli un altro pasto caldo e un’altra somma di denaro.
La cosa si ripeté puntualmente per diverse settimane. L’uomo, infatti, grazie a quell’aiuto, si riprese, cominciò a riacquistare fiducia in se stesso e negli altri, si comprò degli abiti dignitosi, tanto da cambiare persino aspetto!
Mentre si trovava in giro per la sua città, l’uomo, ormai non più depresso, fu avvicinato da un signore che, vedendolo così ben messo, gli propose di andare a lavorare con lui.
L’uomo lo ringraziò, ma rifiutò l’offerta.
“Non ho bisogno di lavorare”, disse, “io ho trovato un ragazzo molto generoso che mi sfama, mi mantiene, mi dona del denaro…per me va bene così!”
Il signore rimase stupito, capì la situazione, salutò e andò via: deluso e amareggiato per quella risposta del tutto insensata!
Fu a quel punto, però, che il ragazzo, non si sa bene per quale motivo, pare che avesse contratto molti debiti, non si fece più vedere, anzi, fuggì via. L’uomo, a quel punto, cominciò ad avere fame, a non avere più denaro, a non potersi comprare dei vestiti dignitosi.
In quel momento, gli venne in mente il signore che, pochi mesi prima, gli aveva offerto un lavoro e andò a cercarlo: purtroppo non lo trovò!
Dopo qualche tempo, l’uomo, che ripiombò nella depressione, seppe che il signore era andato via dall’Italia: era andato in Romania, dove aveva trovato un Paese con poche tasse e tanta manodopera a costi piuttosto contenuti!
L’uomo, a quel punto, si disperò, pensò addirittura di farla finita ma, proprio quando pensava che non ci fosse più nulla da fare, incontrò un tale, giovane, elegante e con molta parlantina anch’esso, che gli propose di spacciare un po’ di droga, davanti a una scuola della sua città.
“È facile,” gli disse, “si guadagna bene, non si fa nessuna fatica! Potrai sfamarti e vivere discretamente!”
L’uomo accettò, divenne schiavo e totalmente dipendente dal tale tant’è che, dopo qualche settimana, finì in galera.
Adesso mangia tre volte al giorno, non lavora, ha dei vestiti decenti ma, a causa delle sue scelte assurde, ha perduto le cose più importanti per lui come per qualsiasi altra persona: ha perduto la libertà e la dignità!
Adesso è sempre depresso e disperato ma, quando qualcuno gli offre un pasto, un vestito o altro, gli chiede subito chi sia a pagare per quelle cose che lui non si è guadagnato!