Grazie a Santo Fabiano che mi ha riportato alla mente questo divertente episodio.
Ricoprivo un importante incarico istituzionale quando, un giorno, girando per i corridoi del Palazzo dei Normanni, in cui ebbe sede il più antico Parlamento del mondo, mi imbatto in una comitiva di visitatori guidata da un anziano signore che, a suo modo, illustrava le bellezze artistiche che ne addobbano le sale.
Mi compiaccio del fatto che così tante persone fossero interessate a visitare quel luogo magico e importante, quando sento il signore pronunziare la seguente frase: “signori, adesso spostiamoci nella stanza AMBIGUA, dove potrete ammirare splendidi RINFRESCHI del ‘700.”
A quel punto, tra il divertito e il preoccupato, decido di avvicinarmi e di ascoltare le ulteriori spiegazioni. Mi rendo subito conto che è bene intervenire, per evitare altri guai. Quindi, affianco il signore e, senza urtare la sua suscettibilità, cerco di inserirmi nei suoi discorsi, spiegando chi fossi.
Lui ringrazia, si compiace per l’attenzione e continua con le sue “audaci spiegazioni”.
“In questa sala,” dice la singolare guida, “proprio su quell’enorme MASSO DI PIETRA, si SBATTEVANO le monete delle ZECCHE del regno. A farlo erano i condannati a morte per evitare che le rubassero.”
Sempre cercando di non urtare la suscettibilità del signore, cerco di correggere il tiro ma a è a questo punto che lui mi ferma e mi dice: “caro onorevole, io la ringrazio, ma lei parla troppo difficile, così non la capiscono. PARLI PIÙ ELEMENTARE. Faccia come faccio io!”
Fu quello uno dei motivi per i quali il Consiglio di presidenza dell’ARS decise l’affidamento del servizio di accompagnamento dei turisti a personale specializzato. Adesso le cose vanno molto meglio.