Mi ha scritto un recluso. La lettera, come mi è accaduto spesso in tanti anni, mi è stata recapitata, in forma riservata, attraverso qualche persona libera che si è prestata a fare da postino, infatti non era affrancata. 

Mi si racconta di una sorta di pestaggio di cui il mittente sarebbe stato vittima. Lo stesso mi ha spiegato che nel referto medico stilato dall’infermeria egli ha dichiarato di essere caduto dalla branda. 

Ricordo di aver notato, per la verità in più istituti di pena, come le cadute dalle brande o dalle scale rappresentino la tipologia di incidenti più frequenti che si verificano in carcere. 

Possibile che nessuno al DAP abbia ancora pensato a rendere le scale antisdrucciolevoli ed a montare delle cinture anticaduta nelle brande? 

O magari a verificare se quelle cadute non siano state affatto cadute ma pestaggi, com’è molto probabile che sia stato?

Il mittente, il cui nome immagino sia falso, ma il cui racconto mi appare vero o verosimile, mi ha fatto sapere che mi scriverà ancora. 

Non attendo di meglio anche perché mi piacerebbe sapere quanto tempo intercorrerà tra queste segnalazioni e l’avvio delle relative indagini da parte del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria o da parte di qualche PM a corto di politici da indagare o in attese di qualche candidatura che lo porti momentaneamente fuori dal “sistema Palamara”.