Rispetto a tre anni addietro, il 51% dei siciliani è convinto che la sua situazione economica sia peggiorata, il 76% è poco soddisfatto della vita nella propria città, il 49% ritiene che la qualità dei servizi sanitari sia regredita e il 43% che sia rimasta come prima.
Il 70% considera l’occupazione giovanile la reale priorità della regione, il 67% ritiene che sia il traffico, il 58% che siano i trasporti e le infrastrutture, il 51% che sia la gestione dei rifiuti e il 46% (pensavo peggio) che sia la sicurezza.
Il prossimo che mi dice di essere soddisfatto di chi in atto governa la Regione e gli enti locali merita di essere governato proprio da loro.
Eppure qualcuno li ha votati!
Sono stati tutti troppo avventati? Sono stati tutti presi in giro? Tutti si sono convinti che prima erano bravi amministratori, ma che la politica li abbia guastati? C’è chi pensa che frequentino cattive compagnie?
Niente paura: basta chiedere scusa e recitare un atto di dolore, come fanno a Roma, soprattutto quando si attraversa lo snodo dell’ex Tondo Gioeni o quando si percorrono autostrade perennemente interrotte o quando per andare da Marsala a Ragusa in treno si impiegano più di quattordici ore.
E poi c’è un momento in cui i disastri con i quali stiamo convivendo devono essere ricordati da tutti, nessuno escluso: elettori, eletti, votanti, non votanti e giornalisti.