Una difficoltà enorme che impedisce al comparto di dotarsi di addetti competenti, anche sulle lunghe tratte, per fronteggiare le richieste di trasporto dei prodotti ortofrutticoli che dalla Sicilia devono raggiungere tutte le regioni d’Italia.
Di seguito il testo della lettera inviato, tramite pec, al presidente Musumeci con la quale Pino Bulla auspica l’adozione di misure atte a fronteggiare questa esigenza



Carissimo Presidente, la carenza di autisti professionisti, conducenti di Tir, è l’ennesimo paradosso della fase post pandemia; il lavoro c’è, tra l’altro ben retribuito, ma a mancare sono gli addetti su tutto il territorio nazionale, Sicilia compresa.
La regione Lombardia, per far fronte all’emergenza, è scesa in campo mettendo a disposizione delle aziende risorse economiche che vanno dai quattro agli ottomila euro di incentivi per ogni assunzione e tre mila euro per formare i lavoratori da avviare alla professione. Sono queste le misure contenute nel piano “ Formare per Assumere “ varato in questi giorni con l’obiettivo di incentivare le assunzioni nell’Autotrasporto merci in c.terzi e contribuire alle spese che gli aspiranti autisti devono sostenere per il conseguimento dei titoli necessari ad esercitare la professione.Sono sempre meno i giovani che decidono ad avvicinarsi alla professione di autista purtroppo, ed è un fenomeno che è cominciato a manifestarsi da quando il servizio militare non è più obbligatorio. Un tempo i ragazzi, terminata la leva, avevano già conseguito la patente necessaria per guidare autoveicoli destinati al trasporto merci; il doversi invece formare autonomamente ed accettare una vita come quella del conducente dei Tir, in cui i sacrifici non mancano, hanno allontanato i giovani, Riteniamo che un provvedimento come il reddito di cittadinanza sia stato deleterio, anche in questo contesto, per come è stato gestito; se fosse stato messo a disposizione un sostegno a fronte dell’obbligatorietà a frequentare dei corsi di formazione propedeutici a svolgere la professione, avremmo iniziato a colmare questo vuoto incredibile ed evitato l’incremento del lavoro nero.
Non si può pensare di assumere senza prima aver formato il futuro dipendente ed averlo visto all’opera per valutarne le capacità; per questo occorre lavorare affinché il problema della carenza del personale venga affrontato sin dalle radici.Questo è il pensiero, la richiesta degli imprenditori del settore dell’Autotrasporto in Italia. Auspicando che l’urgenza sia da Lei, esimio Presidente, condivisa e sostenuta, si coglie l’occasione per porgerle i più cordiali saluti.