Sicuramente mi sbaglierò, ma credo che se il costo di qualsiasi bene o servizio fosse in parte deducibile tutti richiederebbero la relativa fattura e l’evasione fiscale verrebbe sconfitta, senza dover impiegare eserciti di costosissimi controllori, talvolta corrotti.
Eppure, nonostante in molti altri paesi del mondo un tale metodo ha prodotto e produce effetti particolarmente virtuosi, questa banalissima riforma fiscale non viene varata. Evidentemente c’è qualcuno che si oppone ed è proprio da questi qualcuno che bisognerebbe cominciare ad indagare per individuare gli evasori e soprattutto i grandi evasori il cui costo sociale risulta ormai insopportabile.
Non si tratta di perseguire i piccolo barista che non emette lo scontrino del caffé: è poca cosa che impegna risorse notevoli e raggiunge risultati a dir poco banali. Qui bisogna individuare e colpire le transazioni in nero effettuate dalle grandi aziende di produzione che importano ed esportano verso paesi con regimi fiscali incontrollati ed incontrollabili.
Le fatturazioni vere o false da controllare sono quelle che riguardano l’acquisto o la vendita di beni e servizi senza che si possano controllare i documenti riguardanti l’esistenza e le condizioni delle varie transizioni.
Non credo che la politica o la Guardia di Finanza non conoscano questo genere di comportamenti, dunque, perché la riforma del fisco tarda ad arrivare?