Ilenia Giambirtone
Nella serata di ieri 1 luglio, ha avuto inizio l’Opera Music Festival con il Recital inaugurale il quale ha aperto la strada ad oltre 15 spettacoli che ci accompagneranno per tutta l’estate.
A fare da cornice allo spettacolo lirico è il suggestivo cortile interno dell’Istituto Ardizzone Gioieni di Catania, una perla architettonica di stile neogotico che, per l’occasione, è stata arricchita visivamente dall’illuminazione capace di risaltare l’edificio e il palco.
Di fronte ad una platea numerosissima, Pierluigi Di Rosa – tra i fautori dell’evento – ha introdotto la serata che, come ha dichiarato, “vuole offrire alla città di Catania un momento per stare insieme e ripartire attraverso l’arte e la cultura”. Settori, questi ultimi, non spesso tutelati in questi mesi di lockdown in cui la passione e la voglia di lavorare, di artisti e di tutti gli operatori culturali, sono state accantonate. Per la ripartenza culturale di Catania la scelta della location non è stata affatto casuale: il commissario straordinario dell’IPAB “Ardizzone Gioieni”, Gianpiero Panvini, ha auspicato che proprio l’istituto “diventi un polo culturale conosciuto dai catanesi, così da essere amato e rispettato”.
In questo senso, dunque, “la cultura sostiene il rilancio di strutture per la socialità” come sottolineato dall’Assessore regionale della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, Antonio Scavone.
Ciò che però stupisce ed incanta dell’Opera Music Festival é che la valorizzazione dei luoghi e la ripartenza culturale vede protagonisti i giovanissimi artisti, cantanti lirici accompagnati da un’ensamble formata da Domenico Testaì al clarinetto, Fabrizio Scaparra al violino e Ninni Spina al pianoforte.
La soprano Claudia Ceraulo, il baritono Gianluca Failla, il mezzosoprano Sabrina Messina ed il tenore Riccardo Palazzo hanno calcato il palco, eseguendo varie arie – pilastri dell’eccellenza operistica – tratte dalla Carmen di Bizet, dalle Nozze di Figaro di Mozart, dal Don Pasquale di Donizzetti, da La vedova allegra di Leahr e tanto altro, con la conclusione dell’esecuzione in gruppo di “E vui durmiti ancora”, poesia di Gianni Formisano musicata da Gaetano Emmanuel Calì, che ha chiuso il viaggio canoro ritornando proprio sulla nostra terra.
I cantanti e i musicisti, perfezionatisi fuori dalla sicilia e anche all’estero, hanno regalato alla cittá di Catania uno spettacolo entusiasmante e coinvolgente, riuscito grazie alla guida del Direttore Artistico Carmen Failla, attuale Direttore Musicale di Palcoscenico del Teatro Massimo Bellini.
L’Opera Music Festival si é rivelato, dunque, una vera scoperta dei luoghi nascosti e dei talenti genuini della nostra città.