“Fiducia, determinazione, gratitudine: sono i sentimenti con cui ricambio il riconoscimento che l’Accademia d’Arte Etrusca, con la presidente Carmen Arena, mi ha voluto tributare, deciso a continuare lungo questo percorso difficile ma non impossibile. E non più per combattere, bensì battere! il virus, appellandomi – non perdo mai occasione per farlo – al buonsenso di ciascuno di noi. Siamo sulla buona strada”. Queste le parole di Pino Liberti, commissario ad acta emergenza Covid, Area metropolitana di Catania, chiamato sul palco a ricevere l'”Aquila d’Argento”, in occasione della XX edizione nazionale del Premio, oggi pomeriggio al teatro comunale di Misterbianco.
Per la Sanità Pubblica, dunque, premiati impegno, professionalità, dedizione del commissario anti Covid. “Il contributo nella lotta al coronavirus di Pino Liberti, apprezzato infettivologo, è risultato fondamentale. Le competenze mediche, accanto alle scelte strategiche e alle capacità organizzative, ne fanno un riferimento autorevole per tutta l’area etnea, grazie a interventi mirati e al battage della campagna vaccinale, con i numeri importanti registrati fino a qui. “Ho accettato questo incarico come una mission, – dice Liberti, e aggiunge – A tratti ci si potrebbe scoraggiare, c’è da far funzionare una macchina complessa e affrontare diffusi e radicati pregiudizi verso l’unica medicina che ci può difendere, il vaccino, ma le sinergie messe in campo e la volontà nel salvaguardarci e far ripartire la nostra Terra, fanno di Catania e la Sicilia realtà virtuose. Ho semplicemente fatto il mio dovere, non credo di meritare premi- dice Liberti, e aggiunge- C’è chi è andato oltre il proprio dovere, medici in corsia, infermieri, operatori sociosanitari, medici di medicina generale. È con loro e con il management delle aziende sanitarie e ospedaliere – ha concluso il commissario- che voglio condividere questo premio, ringraziandoli con tutto il cuore”.