Uno dei problemi più gravi che ha contribuito a ridurre le reali opportunità di lavoro dei siciliani è sempre stato legato alla loro, per fortuna non sempre, inadeguata competenza professionale.
Per tanti anni, ai tavoli dei ristoranti servivano ex braccianti agricoli ed alla reception degli alberghi venivano impiegati ex impiegati amministrativi di questa o di quella azienda, senza che, né gli uni, né gli altri, avessero le competenze richieste.
Per fortuna il fenomeno non durò a lungo, tant’è che oggi gli Istituti alberghieri sono tra i più gettonati da parte dei giovani della nostra regione, forse anche perché sono quelli he offrono il più alto tasso di. Impiego immediato.
Il caso delle professioni alberghiere, però, non è il solo, anche se, per anni, è stato, purtroppo, tra i più visibili. Ricordo, infatti, un episodio, tanto emblematico quanto divertente, che mi accadde qualche tempo addietro a Palermo.
Ricoprivo, in quel periodo, un importante incarico istituzionale quando, un giorno, girando per i corridoi del Palazzo dei Normanni, in cui ebbe sede il più antico Parlamento del mondo, ma che oggi costituisce, purtroppo, solo un nostalgico ricordo dei suoi migliori fasti, mi imbatto in una comitiva di visitatori guidata da un anziano signore che, a suo modo, illustrava le bellezze artistiche che ne addobbano le sale.
In quella che fu la residenza di Re e Viceré le opere d’arte ed i reperti storici visibili sono di notevole qualità e di altrettanta importanza, a cominciare dalla meravigliosa “Cappella Palatina” e dallo “studio di Ruggero”, con i loro straordinari mosaici.
Intimamente mi compiaccio del fatto che così tante persone fossero interessate a visitare quel luogo magico e importante, quando sento il signore pronunziare la seguente frase che riporto testualmente: “gentili signori, adesso spostiamoci nella stanza AMBIGUA, dove potrete ammirare splendidi RINFRESCHI del ‘700.”
A quel punto, tra il divertito e il preoccupato, decido di avvicinarmi e di ascoltare meglio le ulteriori spiegazioni. Mi rendo subito conto che sarebbe stato bene provare ad intervenire, per evitare altri “guai”. Quindi, affianco con disinvoltura il signore in questione e, senza urtarne la suscettibilità, cerco di inserirmi nei suoi discorsi, spiegando chi io fossi.
Lui ringrazia, si compiace per l’attenzione che mostravo e continua, quasi come fosse un registratore, con le sue “audaci spiegazioni”, senza curarsi dei clamorosi strafalcioni che, passo dopo passo, andava tranquillamente facendo.
“In quest’altra sala,” dice, infatti, la singolare guida, “proprio su quell’enorme MASSO DI PIETRA, si SBATTEVANO le monete delle ZECCHE del regno. A farlo erano i condannati a morte per evitare che le rubassero: gran parte di esse erano d’oro e non si poteva rischiare!”
Sempre cercando di non urtare la sua suscettibilità ed avendo rispetto per la notevole buona volontà che l’uomo mostrava, cerco di correggerlo e di precisare di cosa, in realtà, si trattasse, facendo in modo che la mia non apparisse come una correzione ma come un’integrazione della sua spiegazione.
È però a questo punto che lui mi ferma e, con garbo, mi dice: “caro onorevole, io la ringrazio per la sua gentilezza e per le ulteriori informazioni che lei ci sta fornendo, sono veramente molto interessanti, ma lei parla troppo difficile, così i miei ospiti non la capiscono. PARLI PIÙ ELEMENTARE. Faccia come faccio io, lo faccio da tanti anni!”
Ringrazio a mia volta e a quel punto pensai che, in quella fase, sarebbe stato meglio non insistere, anche perché incombeva un’importante riunione alla quale non potevo tardare; dunque, saluto e mi allontano.
Avviandomi verso la sala nella quale si sarebbe tenuto l’incontro, ripensando al simpatico signore, mi ripromisi di affrontare in un altro momento il tema delle visite guidate a Palazzo dei Normanni.
Ad ogni modo, fu proprio a causa di quella guida improvvisata che il Consiglio di presidenza dell’ARS, dopo qualche tempo, decise l’affidamento del servizio di accompagnamento dei turisti a personale specializzato. Adesso le cose vanno molto meglio.
Sono convinto che andrebbero molto meglio anche in altri settori, se solo qualcuno, decidendo finalmente di governare, si preoccupasse di migliorare la professionalità dei loro vari addetti.