Più volte ho sostenuto che, fino a quando la Sicilia ed il Sud non saranno capaci di dare vita ad un proprio solido partito, in grado di rispondere al territorio che lo esprime, i parlamentari eletti, a prescindere dalla loro appartenenza, dovranno continuare a soggiacere alle lobby ed ai salotti che controllano le segreterie nazionali di tutti i gruppi dei diversi schieramenti.
Un partito meridionale capace di affermare e difendere le ragioni del Sud e della Sicilia, senza alcun dubbio, costituisce il presupposto imprescindibile per realizzare quella necessaria ripartenza economica e sociale di cui l’intero Mezzogiorno ha bisogno e che persino l’Europa, di recente, sollecita, nel momento in cui si appresta ad erogare le somme legate al Covid.
D’altronde, se i miliardi di Bruxelles non verranno spesi per migliorare la situazione infrastrutturale del Sud e per favorire investimenti economici, dunque occupazione stabile, non ci sarà sviluppo, né ripresa. Chi pensa ad una delle solite distribuzioni a pioggia prive di visione strategica, o peggio, ad altri sussidi, incapaci di avviare qualsiasi moltiplicatore economico, non vuole di certo il bene del Mezzogiorno.
La nascita di un partito ed una visione strategica di sviluppo, però, potrebbero non essere sufficienti. Oltre ad un soggetto politico meridionale, infatti, bisogna contribuire a far nascere un nuovo cittadino meridionale che sia consapevole dei suoi diritti, dei suoi doveri, dei suoi vizi e delle sue virtù.
Il nuovo cittadino al quale penso non deve soltanto essere più preparato o più educato, deve essere pure pronto alle sfide meritocratiche del terzo millennio, che non si svolgono dietro la porta di qualche parlamentare, ma nella società che chiede efficienza.
Deve essere intraprendente, ma non incosciente; rispettoso della legge sempre, non solo quando è più conveniente; deve sapersi battere per la propria terra, che ha il dovere di lasciare in condizioni migliori di come l’abbia trovata.
No, la strada non è breve, né semplice, ma se il Mezzogiorno vuole davvero vincere la sua scommessa ha bisogno che il partito del Sud si occupi dei cittadini del Sud ed i cittadini del Sud si occupino del partito del Sud, senza mai separare i destini degli uni dai destini dell’altro.