di Ninni Cuspilici
L’ impianto di trattamento rifiuti determina in genere un pesantissimo carico ambientale e la discarica di Motta SAnastasia non è da meno ,e in questo sito ad oggi , salvo qualche sporadica indagine ambientale dell’Arpa, nulla di concreto si è fatto per la prevenzione dei danni alla salute. 

Peculiarità dell’area è la forte antropizzazione , in prossimità di questo sito insistono i paesi di Motta S.Anastasia e di Misterbianco. Le cui popolazioni sono sottoposte alla forte pressione ambientale dagli impianti esistenti . E’ necessario considerare le diverse attività presenti sul territorio facendo attenzione ai siti abitati e/o edifici pubblici come scuole, asili o luoghi frequentati per tempi prolungati e alla loro distanza dall’impianto.

   Questo fattore è molto importante per capire la soglia e i limiti da applicare per garantire la salute pubblica.

In particolare è opportuno ricordare che per gli impianti di trattamento risulta conveniente ‘prevenire piuttosto che curare’ per questo si devono applicare idonei sistemi di abbattimento per abbassare la concentrazione delle emissioni e di conseguenza alleggerire il “peso” derivante dalla tipologia di impianto.

   Nel passato, a causa della presenza di altre tipologie di impatti sull’ambiente e sulla salute umana, il problema delle emissioni odorigene da attività produttive era spesso considerato un aspetto secondario. Negli ultimi anni, le comunità circostanti le sorgenti di maleodoranti,  hanno  preso una  maggiore  consapevolezza  del  problema e dei rischi ad esso connessi ed hanno sempre più spesso manifestato il loro malcontento. Tuttavia, questo fenomeno non è unicamente dovuto a una più elevata qualità della vita e sensibilità della popolazione ai problemi che deteriorano l’ambiente, ma molto spesso deriva da reali peggioramenti della qualità dell’ambiente  conseguenti ad una forsennata ricerca dello sviluppo economico e industriale.

Una cattiva pianificazione dell’uso del territorio ed una cattiva localizzazione delle sorgenti odorigene, sempre più vicine alle abitazioni o ad attività commerciali, ha aggravato ulteriormente la situazione. Al contempo, non è infrequente il caso di impianti costruiti originariamente su terreni agricoli a qualche chilometro di distanza dalla città che oggi sono quasi completamente inviluppati da quartieri residenziali.

Quando un sito produttivo emette prodotti gassosi di natura inorganica o di composti organici particolarmente volatili, può essere riscontrata nelle aree circostanti una fastidiosa diffusione degli odori.

Il disturbo generato dalle emissioni odorigene tende ad accentuarsi quando si verificano condizioni meteorologiche favorevoli allo sviluppo e diffusione nell’ambiente di queste sostanze ed in determinate stagioni dell’anno (quella calda è quella in cui si manifestano maggiori criticità).

Nel caso della discarica di Motta l’Arpa, ha presentatonel rapporto a conclusione di una breve campagna di prelievi di aria, dati inquietanti.

“Limitatamente al periodo in cui sono state condotte le rilevazioni, dai dati sopra discussi emerge che in determinate fasce orarie della giornata, in alcuni punti delle aree oggetto di studio possono manifestarsi con una certa ciclicità, e con intensità e durata variabile, delle significative modificazioni della composizione quali-quantitativa dell’aria, accompagnate dalla contestualepercezione di odori sgradevoli.

Il dato di maggior interesse che lo studio condotto restituisce con immediata evidenza riguarda certamente l’incremento, in alcuni casi molto rilevante, della concentrazione di metano presente in atmosfera, costantemente accompagnato da incrementi di concentrazione (sia pure molto più contenuti) di alcuni mercaptani.

Appare logico ricondurre i fenomeni registrati alla presenza di una sorgente diffusa di vaste dimensioni la quale, sulla base degli elementi di conoscenza circa i fattori di pressione ambientale insistenti sul territorio oggetto dello studio di cui si e detto ampiamente prima, può identificarsi nel complesso impiantistico costituito dalle discariche, e correlati impianti, presente nellecontrade Tiriti e Valanghe d’Inverno del comune di Motta Sant’Anastasia.”

Quanto sopra ci spinge a richiedere per questa zona una conoscenza dei dati epidemiologici sullo stato di salute della popolazione esposta da molti anni a vari inquinanti. 

E’ una zona fortemente inquinata in cui prima di procede ad aggravare il carico inquinante introducendo nuovi impianti o ampliando quelli esistenti , con il rischio di sottoporre le parti più sensibili della popolazione della zona “bambini , anziani, cardiopatici, bronco pneumopatici” ad ulteriori sollecitazione allo stato di salute che possono aggravare l loro situazione, è opportuno procedere con l’utilizzazione di  strumenti di valutazione per conoscere quali nuovi danni potranno derivare a chi abita nella zona dfa un incremento del carico ambientale , quindi è necessario procedere con urgenza ad una della Valutazione di Impatto Sanitariosia prospettica che retrospettiva.