Pubblicato lo studio “Modelli per casi confermati quotidianamente di COVID-19 in diversi paesi” della prof.ssa Maria Alessandra Ragusa
CATANIA – La professoressa Maria Alessandra Ragusa, docente di Analisi Matematica all’Università di Catania e Chief Resercher all’Università di Mosca, ha dato alla stampa un lavoro scientifico intitolato “Modelli per casi confermati quotidianamente di COVID-19 in diversi paesi”. In preprint sulla prestigiosa rivista Mathematics, lo studio descrive un modello predittivo sull’andamento del contagio da COVID-19. Nell’articolo si modellano i casi confermati quotidianamente di COVID-19 in Italia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Russia, Arabia Saudita ed Egitto; paesi questi divisi per fasce climatiche, utilizzando dati reali validi dal 1° marzo 2020 al 15 novembre 2020.
In base alla diffusione del virus e alla media annuale delle temperature, i paesi in esame sono stati classificati in tre categorie principali. Arabia Saudita ed Egitto sono nella prima categoria con una velocità di trasmissione inferiore. Italia, Germania e Regno Unito sono nella seconda categoria con velocità di trasmissione medie e infine Stati Uniti e Russia nella terza categoria con velocità di trasmissione alta. Le tecniche di modellazione matematica in esame sono riuscite a prevedere il comportamento del virus in questi paesi per i dati dal 16 novembre 2020 al 1 aprile 2021. I modelli di previsione raggiunti vengono confrontati con i dati uniformi attuali dei Paesi in esame che hanno iniziato a utilizzare il vaccino dal 1 ° gennaio 2021.
Nel caso dell’Italia, le persone vaccinate per casi confermati effettivi è ancora molto bassa con un valore pari a 1,179 ed i casi confermati quotidianamente di contagio da virus hanno ricominciato ad aumentare. Dai risultati indicati traiamo una prima indicazione abbastanza scontata e cioè che è essenziale che il governo italiano aumenti il numero di persone vaccinate per controllare maggiormente il comportamento del virus fino alla completa scomparsa.
Ma il dato più eclatante che emerge dallo studio è che l’applicazione dei modelli di regressione così elaborati, a fini predittivi, segnalano la forte, fortissima probabilità che, per lisi, cioè per costante lento calo dei contagi, già a partire dalla seconda decade di aprile 2021, in Italia la diffusione del COVID-19 è destinata ad attenuarsi, sino a sparire del tutto, a prescindere dalla esistenza di varianti.