Pierpaola Lo Bianco
La differenza tra uomo e donne è epigenetica, ambientale. Il capitale cerebrale è lo stesso: in un caso è stato storicamente represso, nell’altro incoraggiato.
E’ con questa celebre frase di Rita Levi Montalcini, grande Donna, premio Nobel per la medicina, che voglio iniziare questa delicata riflessione su di una tematica che avrebbe dovuto essere superata da anni or sono, ma che invece risulta sempre più attuale che mai: ’Il ruolo della donna nella società odierna’.
Certamente l’evoluzione della figura della donna nella storia è stato irto di ostacoli e ricco di pregiudizi, ma proprio per questo la sua lotta può vantare di grandi traguardi ed importanti vittorie.
Non è storia nuova quella che vede in tempi non troppo lontani la donna rivestire unicamente il ruolo di moglie e madre, piegata sempre al potere dell’uomo. Dobbiamo arrivare ad anni più recenti per vedere la donna sotto una luce diversa: la sua forza lavoro, sempre esistita, ma non sempre riconosciuta, comincia ad avere un importante peso nella società moderna soprattutto da un punto di vista economico e produttivo.
In Italia, ideologicamente, la tappa fondamentale per il riconoscimento del ruolo della donna nella società si rinviene certamente nell’assegnazione del diritto di veto, avvenuto nel 1945, ma è stata la tenacia, la forza, lo studio, la voglia di emergere che ha posto le basi per un cambiamento che risulta essere tutt’ora in atto.
La donna di oggi riesce ad essere lo specchio del passato ma anche la proiezione nel futuro; basta porla innanzi ad una scelta, la donna non può e NON DEVE scegliere se essere mamma o avvocato, moglie o medico, casalinga o ingegnere! La donna è tutto, e può essere anche di più!