Dottor Santi Bellamacina

La legge di bilancio 2021 (legge n. 178 del 30 dicembre 2020) ha prorogato il Superbonus al 30 giugno 2022 (e, in determinate situazioni, al 31 dicembre 2022 o al 30 giugno 2023) e introdotto altre rilevanti modiche alla disciplina che regola l’agevolazione.

Le disposizioni sul Superbonus consentono di fruire di una detrazione del 110% delle spese, si aggiungono a quelle già vigenti che disciplinano le detrazioni dal 50 all’85% delle spese spettanti per gli interventi direcupero del patrimonio edilizio, in base all’articolo 16-bis del Tuir inclusi quelli antisismici (cd. sismabonus) attualmente disciplinato dall’articolo 16 del decreto legge n. 63/2013 e per la riqualificazione energetica degli edifici (cd. ecobonus), in base all’articolo 14 del decreto legge n. 63/2013. Per questi interventi, attualmente sono riconosciute detrazioni più elevate quando si interviene sulle parti comuni dell’involucro opaco per più del 25% della superficie disperdente o quando con questi interventi si consegue la classe media dell’involucro nel comportamento invernale ed estivo, ovvero quando gli interventi sono realizzati sulle parti comuni di edifici ubicati nelle zone sismiche 1, 2 o 3 e sono finalizzati congiuntamente alla riqualificazione energetica e alla riduzione del rischio sismico.

Requisiti e interventi ammessi

Il Decreto Rilancio è ricco di novità fiscali, anche per il settore edilizio, riguarda i lavori in casa che, grazie alla all’eco bonus 110%, potrebbero essere fatti praticamente gratis.

Per poter usufruire dell’eco bonus però, ci sono dei vincoli: il bonus viene erogato solo se garantisce il miglioramento di almeno due classi energetiche, che va dimostrato con l’Attestato di Prestazione Energetica (Ape), rilasciato da un tecnico abilitato. Qualora non fosse possibile il “salto” di due classi energetiche, ne basta una (la più alta possibile), sempre riconosciuta tramite Ape, inoltre, gli interventi di adeguamento antisismico danno diritto anche ad una detrazione del 90% sull’acquisto di una polizza assicurativa anticalamità.

Gli interventi coperti dal credito d’imposta del 110%:

CAPPOTTO termico, che deve interessare più del 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio, o dell’unità immobiliare situata all’interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall’esterno. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i criteri ambientali minimi di cui al decreto del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare 11 ottobre 2017, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6/11/2017.

INTERVENTI sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il RAFFRESCAMENTO o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, ivi compresi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici con impianti di micro cogenerazione o a collettori solari, nonché, esclusivamente per i comuni montani l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.

INTERVENTI sugli edifici unifamiliari o sulle unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il RAFFRESCAMENTO o la fornitura di acqua calda sanitaria, a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A, a pompa di calore, l’allaccio a sistemi di teleriscaldamento efficiente.

Grazie al meccanismo dello sconto in fattura e della cessione del credito, il super bonus permette di fare i lavori in casa essenzialmente a costo zero.

Questi interventi sono gli interventi cosiddetti “trainanti”, cioè solo UNO di questi basta a portare al 110% lo sgravio in cui possono entrare altri interventi come cosiddetti “trainati”:1. Il montaggio di pannelli solari2. Il montaggio di accumulatori di energia collegati ai pannelli solari3. Gli interventi previsti dal vecchio eco bonus4. La realizzazione delle colonnine per caricare le batterie delle auto elettriche

Chi ne ha diritto

La possibilità di fare i lavori in casa gratis dipende dal tipo di interventi effettuati infatti, durante l’iter di conversione in legge del decreto Rilancio la platea di beneficiari che possono usufruire dell’agevolazione è stata ampliata come segue:1. Persone fisiche (compresi familiari dei proprietari e conviventi, a patto di essere loro a sostenere le spese di riqualificazione)2. Condomini3. IACP4. Cooperative di aggregazione5. Enti senza scopo di lucro per l’utilità sociale6. Associazioni sportive dilettantistiche

Dott. Bellamacina Santi.