Di Santi Bellamacina

Cappello:La Legge di Bilancio 2021 conferma il ruolo sempre più pervasivo dei crediti d’imposta nel quadro degli incentivi fiscali a carattere nazionale disponendo la proroga, talora con potenziamenti e modifiche, dei principali in vigore nel periodo 2020, nonché l’introduzione di nuovi.

Sono stati estesi fino a tutto il 2022 i crediti d’imposta a favore delle imprese operanti nel Mezzogiorno per l’acquisto di beni strumentali.

Investimenti in beni strumentali

È stata prorogata fino al 31 dicembre 2022 la disciplina del credito d’imposta in favore delle imprese che acquisiscono, anche tramite leasing, beni strumentali nuovi (macchinari, impianti e attrezzature varie) destinati a strutture produttive nelle “zone assistite” ubicate nelle regioni del Mezzogiorno. Si tratta, nel dettaglio, di:• Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Basilicata e Sardegna (con Pil pro-capite inferiore al 75% della media Ue), ammissibili alle deroghe agli aiuti di Stato previste dall’articolo 107, paragrafo 3, lettera a), del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, vale a dire gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni ove il tenore di vita è “anormalmente” basso oppure si ha una grave forma di sottoccupazione;• Abruzzo e Molise (con Pil pro-capite ricompreso tra il 75 e il 90% della media Ue), ammissibili alle deroghe previste dalla successiva lettera c), ossia gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di talune attività o di talune regioni economiche, sempre che non alterino le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse.

La legge di bilancio 2021 è intervenuta su tale ultima disposizione, allo scopo di incentivare più efficacemente l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in ricerca e sviluppo (anche in ambito Covid-19) delle imprese del Mezzogiorno. Pertanto, pure nel biennio 2021-2022, il credito d’imposta per gli investimenti in R&S spetterà loro nelle misure potenziate dal decreto “Rilancio” per il 2020:• 25% per le grandi imprese, che occupano almeno 250 persone e il cui fatturato annuo è almeno pari a 50 milioni di euro oppure il cui totale di bilancio è almeno pari a 43 milioni di euro• 35% per le medie imprese, che occupano almeno 50 persone e realizzano un fatturato annuo di almeno 10 milioni di euro• 45% per le piccole imprese, che occupano meno di 50 persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 10 milioni di euro.

La maggiorazione dell’aliquota del bonus si applica nel rispetto dei limiti e delle condizioni previsti dal Regolamento Ue n. 651/2014, in particolare dall’articolo 25 in materia di aiuti ai progetti di ricerca e sviluppo.

Il testo definitivo della Legge di Bilancio (Legge 178/2020) è stato pubblicato nel Supplemento Ordinario alla Gazzetta Ufficiale numero 322 del 30 dicembre 2020. Il credito di imposta sui beni strumentali (ex super ed iperammortamento) viene regolamentato dai commi da 1051 a 1063.

La disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi è stata estesa fino al 31 dicembre 2022, con modifiche e novità indicate in manovra che si applicano agli investimenti effettuati a partire dal 16 novembre 2020.